La sezione delle maioliche è inserita all’interno di uno degli ambienti più antichi del Palazzo che dopo il Mille fu sede comunale. Vi sono esposte le maioliche “storiche”, quelle cioè che facevano parte del nucleo originario della collezione di Don Renzi, alle quali si sono recentemente aggiunte le maioliche provenienti dagli scavi effettuati presso il castello di Borghi nei primi anni del nuovo millennio.
Il pannello introduttivo consente di apprendere alcune nozioni di carattere generale sulla ceramica tra Medioevo ed età moderna, nonché gli aspetti evolutivi per quel che riguarda la sua diffusione nel territorio romagnolo.
Le ceramiche delle vecchie raccolte
Con la grande vetrina ha inizio il percorso espositivo del nucleo storico, che riguarda le ceramiche post-classiche raccolte nella seconda metà dell’Ottocento per il Museo. Esse si distinguono in due nuclei: il primo è rappresentato da pochi pezzi interi o integrati e da una grande quantità di frammenti databili tra il XIV e il XVII secolo; il secondo è costituito da una ventina di esemplari, per lo più interi, dei secoli XVIII e XIX. Per entrambi i nuclei le provenienze risultano disparate e raramente precisabili.
I materiali del castello di Borghi
Segue il percorso espositivo dei materiali provenienti dal castello di Borghi grazie alle ricerche condotte in occasione del progetto di riqualificazione del centro storico del centro. Gli scavi hanno coinvolto i volontari dell’A.R.R.S.A nel 2002-2003. sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e sono stati ripresi nel 2010 dalla ditta Tecne s.r.l. Oltre a numerose maioliche databili tra XIV e XVII secolo, sono stati rinvenuti diversi strumenti metallici di uso quotidiano, materiali di vetro (frammenti di calici, bicchieri e bottiglie), alcune monete e laterizi.
Approfondimenti
Segue un pannello didascalico che permette di apprendere le modalità di impiego del vasellame ed altri strumenti da cucina a tavola, nonché le abitudini alimentari nelle epoche considerate.
La sezione si conclude con un prospetto cronologico ricavato all’interno di una sezione d’albero che vuole rifarsi ai principi della dendrocronologia, un metodo di datazione assoluta che si basa appunto sull’accrescimento annuale degli anelli di un tronco. Seguendo questo schema è possibile partire dalla nascita dell’albero (1179 – primo cerchio all’interno) con lo svolgersi dei principali avvenimenti che interessano i castelli di Borghi e S. Giovanni in Galilea, fino a quando l’albero verrà abbattuto (1880 – ultimo cerchio all’esterno).